USO CONSAPEVOLE DELLA TECNOLOGIA
Le nuove tecnologie hanno contribuito a migliorare sia la nostra vita privata che quella professionale. Le innovazioni tecnologiche, tuttavia, portano con sé dei rischi. Infatti, se da un lato la Rete può costituire un’opportunità per ottenere supporto sociale, in particolare per coloro che hanno difficoltà relazionali, dall’altro non si può sottovalutare che questo mezzo di comunicazione offre a chiunque di poter inventare identità parallele a quella reale, costituendo un fattore di rischio, ciò consente di evadere dalle difficoltà quotidiane, intraprendendo quello che inizialmente potrebbe essere preso come un gioco divertente, trasformarsi in qualcos’altro, ovvero andare incontro verso una vera e propria dipendenza, così come avviene per l’assunzione di droghe o alcool.
Uno studio condotto dal prof. Daniele La Barbera dell’Università di Palermo su un campione di oltre 2.200 studenti delle scuole superiori e pubblicati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, evidenzia che un adolescente italiano su cinque soffre di comportamenti disfunzionali rispetto all’uso di cellulari, di Internet e dei nuovi tecno-apparati. Questi risultati identificano con chiarezza una forma di disagio che, in assenza di contromisure, rischia di innescare perfino vere e proprie forme di dipendenza. Il 22% dei giovani oggetto dell’indagine ha infatti manifestato un atteggiamento eccessivamente ‘immersivo’, trascorrendo troppe ore al computer o mostrando forme di attaccamento quasi maniacali nei riguardi dei ‘gadget’ tecnologici. Questo tipo di tendenza tra i giovani è ormai riscontrata da numerosi studi in campo medico e psicologico. Lo Psichiatra Vittorino Andreoli analizzando l’impatto che i cellulari ed Internet producono sugli adolescenti sottolinea che, quando questi mezzi vengono loro affidati senza alcun processo educativo, se ne determina spesso una fruizione che “è contraria alla socialità intesa come relazione” e conduce “ad una forma di ‘autismo digitale’ dove alle persone si sostituisce la loro immagine virtuale”.
Il progetto si prefigge, attraverso un ciclo d’incontri, di informare lo spettatore in modo rigoroso e completo sulle modalità di utilizzo corretto delle nuove tecnologie, offrendo spunti di riflessione sugli aspetti tecnici, sociologici, epidemiologici, aspetti positivi e negativi ad esse correlati e favorendo una riflessione critica. Le preoccupazioni sulle conseguenze dell’abuso di tecnologia e di dispositivi come tablet e smartphone da parte di bambini e adolescenti non riguardano ormai solo gli esperti di settore: insegnanti, comunicatori e genitori sono particolarmente attenti al fenomeno e si stanno accorgendo di quanto la tecnologia possa avere un impatto negativo sulle competenze linguistiche e sull’interazione sociale, inoltre i logopedisti affermano che la loro preoccupazione principale è che l’uso eccessivo di dispositivi tecnologici stia sostituendo la conversazione e l’interazione umana.
Obiettivi
L’obiettivo è quella informare il pubblico offrendogli spunti di riflessione, con metodologia partecipata e interattiva sia sugli innegabili aspetti positivi associati al corretto e consapevole uso degli strumenti tecnologici a nostra disposizione sia sui potenziali pericoli correlati ad un uso/abuso non consapevole. In parallelo saranno forniti consigli pratici per la tutela della propria privacy. Scopo finale di tali incontri sarà:
Gli interventi
Polizia di Stato/ Avv. Riccardo Randazzo
Dott. Erasmo Vassallo (Oncologo)
Dott. Ing. Giulio Zoppi
Prof.ssa Rossella Scalone (Docente d'Inglese)
Dott.ssa Loredana Pillitteri (Psicologa e Psicoterapeuta)
Il programma si chiuderà con un incontro conclusivo con: studenti, docenti e genitori, in cui verrà: