Si è conclusa la 4° edizione di “Tra Musica e Fisica”, in questo evento serale abbiamo abbinato due aspetti fondamentali della nostra vita, la musica e la fisica. Attraverso la loro interazione abbiamo cercato di trasmettere come questo legame sia forte e antico e riguardava soprattutto la cosmologia e l’esistenza di un’armonia delle sfere celesti.

Tra i primi a interessarsi di tale rapporto fu Pitagora nel VI a.C., colui che credeva che tutto fosse numero. Il pitagorismo ricostruiva e studiava le consonanze musicali e la loro organizzazione relazionale attraverso il monocordo, uno strumento costituito da una corda tesa, su cui scorre un ponticello mobile. Individuando lunghezza delle corde e tensione appropriata, era possibile isolare i singoli intervalli musicali e darne un’interpretazione numerica, attribuendo loro il valore di una proporzione che descriveva il rapporto fra la lunghezza complessiva della corda e quella necessaria per individuare l’intervallo stesso. I tre intervalli fondamentali erano 2:1 ottava (Do-Do), 3:2 quinta (Do-Sol) e 4:3 quarta (Do-Fa). Lo studio della relazione tra Musica e Fisica continuerà con: Pitagora, Aristotele, Copernico e Galilei.  

Grazie al supporto tecnico di Giuseppe Meola e Brian Vincenzo Castellese che hanno illustrato la fisica dietro il suono e come l'ingegneria e il suono possono interagire tra loro.

Ma non solo scienza, la serata è stata accompagnata da musica dal vivo, con la voce straordinaria di Giulia Romano e da una carrellata sulla storia della musica.